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Spille:
Le spille, a forma di losanga, eseguite sempre in oro, talvolta
con diverse soluzioni tecniche che fanno risaltare le lamine e le
cordelle che le costituiscono contrapponendo oro giallo, oro rosso,
perline e paste vitree, incastonate anche mediante graffe, venivano
usate per fermare e decorare la tiazola nelle occasioni cerimoniali.
Il tipo rientra in una forma assai diffusa in Sardegna, ma non si ,
può affermare che sia un gioiello tipicamente sardo. Infatti la sua
creazione si deve alle fabbriche di Valenza e di altre cittadine del
Nord dell' Italia, ed è avvenuta alla fine del 1800, quando si
tentarono esperimenti per la creazione di gioielli in serie da introdurre
nel commercio in tutta la penisola. Questi esemplari, poi imitati
anche localmente, sono quasi sempre eseguiti con lamine stampate
in lavorazione semi-idustriale ed ebbero un grande successo perché
vistose, poco pesanti e quindi di costo contenuto e accessibile alle
classi popolari e perché per le forme «antiche», ma non eccessivamente
caratterizzate, ben si adattavano ai «costumi» di diverse località. Ad ogni modo
queste particolari spille sono entrate nell' uso tradizionale e sono così ben
inserite nei costumi del Goceano che i rivenditori e gli orafi le definiscono
come «spille di Bono». |