1 percorso Bottidda - goceano

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1 percorso Bottidda

Escursioni > Bottidda - Burgos
Itinerario 4

1° percorso

Centro di Foresta Burgos - Sa Reggia - S'Unighedda - Fraile - Chiesetta


Si lascia il veicolo nel parcheggio costruito di fronte all'unico bar di Foresta Burgos. Da qui si prosegue a piedi lungo un sentiero che fiancheggia la scuderia Costa (una delle varie scuderie dove vengono allevati i cavalli di razza Anglo-araba-sarda) (V1), immerso nella vegetazione e dove è frequente incontrare gruppi di cavalli al pascolo. Il sentiero termina davanti a un muretto a secco oltre il quale è situato, a un centinaio di metri in mezzo ad una fitta boscaglia di leccio e roverella, la Reggia nuragica o nuraghe Costa (A15).
Proseguendo il percorso all'interno del bosco si raggiungono in circa un'ora e mezza, il nuraghe S'Unighedda e le domus de janas omonime.
Il nuraghe e le domus de janas di S'Unighedda possono essere raggiunti anche percorrendo la strada asfaltata secondaria, lungo il canale de is Teula, che parte dall'albergo di Foresta, in corrispondenza dei campi da tennis. La stradina prosegue, dopo aver attraversato un cancello, in una strada selciata che corre parallelamente al canale. Dopo aver percorso circa km1, immersi in un fitto bosco di leccio e roverella (E8), si lascia il veicolo e ci si arrampica sulla sinistra, fiancheggiando un muretto a secco, per raggiungere in 10 minuti il nuraghe S'Unighedda (A16). Dalla cima del nuraghe, interessante punto panoramico (quota 748), è ben visibile il nuraghe Arvas. Proseguendo sul selciato giungiamo in corrispondenza di un costone roccioso dove sono state scavate le domus de janas S'Unighedda (B11).
Ritornati indietro verso il bar, percorriamo la stradina asfaltata a senso unico in direzione Bonorva e dopo circa 800 metri svoltiamo sulla sinistra nella stradina interna alla scuderia Caprile - centro di allevamento di bovini di diverse razze (Sarda, Modicana, Charollaise, ecc.) - per raggiungere in circa 15 minuti l'altura (quota 756) sulla quale sorge il nuraghe Fraile (A17). Lungo il percorso è possibile, nel periodo della fioritura, ammirare le diverse specie di orchidee selvatiche e di ofride (E7).
Ritornando a valle e proseguendo nuovamente verso il centro di Foresta sulla strada asfaltata a senso unico di marcia, svoltiamo a destra per raggiungere il piccolo centro abitato dove sorge la chiesetta di S. Salvatore (G4) e dove vegeta un esemplare ultracentenario di leccio (E13).
Seguendo l'indicazione per la Stazione dei Carabinieri, si raggiunge un gruppo di case in mezzo alle quali si trova il nuraghe Chentina (A28).
Dirigendoci verso Palattu, si prosegue in direzione ovest, per circa 200 metri, attraversando un prato fino a raggiungere il nuraghe Sa Presone (A29).



IL PERCORSO NEI SUOI PARTICOLARI

Dal villaggio di Foresta Burgos, spostandoci a Nord dell'unico bar presente, visitiamo il nuraghe Costa (quota 759), noto anche come la reggia nuragica, fra i più importanti di tutto il Goceano.
Si tratta di un nuraghe complesso, con il mastio centrale, il cortile e forse cinque torri, con attorno il villaggio di capanne e l'antemurale che racchiude un'area di 4500 mq.
Al mastio - con la camera centrale del diametro superiore ai 14 metri, ormai ingombra da materiale di crollo - si accedeva attraverso un corridoio lungo 4 metri e con la scala a sinistra (solo in parte conservata).
Dal cortile - dove si affaccia l'ingresso principale al mastio- a pianta semicircolare con un raggio di 6 metri, si accedeva anche alle altre torri, purtroppo, attualmente non in buone condizioni.
La conservazione dell'antemurale è un fatto eccezionale. Infatti oltre ai resti del villaggio si conservano circa 70 metri della muraglia alta, in alcuni tratti, anche 3 metri - con ancora intatto il cammino di ronda, largo 1,40 metri.
Risulta adesso chiaro, visti i caratteri strutturali e l'estensione, il motivo per cui il nuraghe Costa sia conosciuto specialmente come Sa Reggia.
Tutt'intorno e anche nel percorso verso la località S'Unighedda, i boschi misti di leccio, roverella e sughera - che si estendono anche oltre il territorio di Burgos, sino a Bottida, Esporlatu e Illorai - danno una maggiore importanza al sito, dal punto di vista naturalistico e scientifico, tant'è che l'area è stata considerata come di rilevante interesse e per questo privilegiata nel futuro Parco del Marghine - Goceano (area R.I.N. n° 8).
Il nuraghe S'Unighedda si raggiunge percorrendo una sterrata che fiancheggia il canale de is Teula, proseguendo poi su un suggestivo selciato militare in mezzo al bosco, sino a raggiungere, con una facile scalata, la quota 748 dove è stato edificato il nuraghe.
S'Unighedda è un nuraghe complesso ad addizione concentrica - realizzato con blocchi poligonali di basalto - con il mastio a due camere sovrapposte.
Quella circolare al pianterreno, alla quale si accedeva da un ingresso con due garitte una opposta all'altra, conserva ancora tre nicchie. In quella superiore si apre un ampia finestra che oggi consente l'accesso al mastio.
Le due camere erano separate da un soffitto ligneo invece della solita tholos, con le travi che poggiavano su una risega, sporgente di 30 centimetri tutt'intorno alla muratura circolare che tuttora si conserva bene.
Quest'elemento strutturale è un'importante testimonianza oltre che di una certa disponibilità di legname, anche della presenza di una carpenteria di buon livello in grado di lavorarlo.Iinoltre in Sardegna sono rari i nuraghi costruiti secondo questa tecnica.
Da questo piano si accedeva attraverso una scala ricavata nello spessore della muratura, ad un altro piano o più probabilmente ad un terrazzo.
Ritornati sul sentiero selciato, raggiungiamo il costone roccioso dove sono state scavate le quattro domus di S'Unighedda.
Di questa piccola necropoli, la tomba più interessante è la I a pianta quadrata, con il lettuccio funebre perfettamente conservato con l'incredibile forma del cuscino e con nicchietta sulla parete di fondo.
I defunti infatti venivano deposti nelle celle o sui banconi o su lettucci, forse su stuoie. Le nicchiette e le coppelle erano delle cavità in cui i vivi depositavano le offerte di grano o di animali. Con questo rito si volevano onorare i defunti e allo stesso tempo farseli amici, trattenendoli però nella loro tomba.
Le tombe II, III e IV - a pianta rettangolare precedute da un piccolo dromos - sono distanziate dalla tomba I 400 metri.
Il nuraghe Arvas è un monotorre a tholos ancora in discrete condizioni, nonostante sia crollato l'ingresso, perché conserva ancora la camera con tre nicchie.
Il paramento murario esterno ha il basamento realizzato con grossi blocchi poligonali, sul quale poggiano dei blocchi subquadrati, che si regolarizzano nella parte terminale.
Interessante come punto panoramico l'altopiano Su Pranigheddu de S'Unighedda, dove è stato edificato il nuraghe omonimo.
Ritornati nel villaggio di Foresta Burgos, visitiamo a poca distanza il nuraghe su Fraile, raggiungibile attraverso una stradina che fiancheggia l'Istituto Zootecnico Caseario. Si tratta di un monotorre con un paramento realizzato con blocchi di basalto disposti in maniera irregolare, non in buone condizioni. E' interessante, anche se l'interno non è più accessibile per via di un crollo che ha ostruito l'ingresso, come punto panoramico ed anche perché tutt'intorno nel periodo della fioritura, si possono ammirare svariate specie di orchidee selvatiche e di ofride.
Segnaliamo anche il nuraghe Chentina, purtroppo trasformato in una pattumiera gigante, semplicemente per evidenziarne lo stato di abbandono totale in cui versa e perchè sopra le sue strutture è stata edificata una capanna.
Proseguendo oltre Palattu, attraverso un prato - pascolo, concludiamo l'itinerario con la visita al nuraghe Sa Presone
 
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