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Nule

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NULE

Nule, che nelle antiche carte figura sotto il nome di "Nuèl", vanta un'antichità di molto anteriore a quella di Benetutti. Si ha ragione di supporre che la sua fondazione risalga al periodo ultimo dell'impero di Roma, o per lo meno al primo medioevo.

Già, però, dal periodo neolitico, forse anche da quello paleolitico il territorio di Nule era abitato da forti tribù, le quali avevano raggiunto un elevato grado di civiltà. Ciò attestano i numerosi nuraghi, alcuni dei quali rappresentano l'apice della perfezione raggiunta nelle costruzioni dai protosardi, come il nuraghe di Foes, giudicato da tutti gli studiosi ed archeologi il meglio conservato ed il più perfetto fra quelli esistenti.

Numerose sono, inoltre, le vestigia di antiche popolazioni, insediatesi poco più a nord, ed ancora visibilissime le rovine di Bisulvi, a due chilometri circa da Nule,verso Benetutti.

Nella parte storica del presente lavoro a Nule ed al suo territorio ho dedicato diverse pagine, riferendo fatti, avvenimenti e scoperte che a questo paese in qualche modo si riallacciano.

Il lettore che cortesemente mi ha seguito fin qui, è ormai a conoscenza di quanto può interessarlo circa i tempi più antichi, per cui non resta che riportarci ai tempi. più recenti.

Costituitisi i Giudicati, Nule, come del resto tutto il Goceano, venne incorporato nel Giudicato di Torres e fece parte prima della curatoria di Anela, poi del Ducato di Monte Acuto, feudo dei Tellez Giron e fu riscattato nell’ 1839. I Pisani ebbero a Nule forte influenza, vi costruirono la chiesa di s. Paolo, in prossimità del paese, ricca di suggestivi archi di trachite rossa. Bella è pure la chiesa parrocchiale, dedicata alla natività della Madonna, la quale vanta un quadro, rappresentante la titolare, opera di un pittore sardo, dagli intenditori d'arte molto apprezzato. Dentro l'abitato sono altre quattro chiese minori, tra le quali una dedicata a S. Paolina, di stile pisano, ed altre quattro diroccate e sconsacrate nel secolo precedente.

Il paese è sito in una posizione meravigliosa: giace sulla sommità di una collina dominata dai venti ed ha intorno un’ampia prospettiva, sul territorio costituito in gran parte da ampi valloni con poche notevoli alture. Molti sono i fiumi che ne bagnano il territorio: il Tirso, il Rio de sos Campaneddos, il quale nasce entro il suo circondario e, dopo essersi congiunto con un ruscello nato dalla fonte Berosunnlunni và a gettarsi nel fiume Canargiu, nato dalle fonti di Terra- sole, nel territorio di Orune, In inverno, quando questi fiumi straripano; si formano diverse paludi, popolate da varie specie d'uccelli acquatici, ma che d'estate, prosciugandosi, non esalano affatto miasmi da poter infettare l'aria Tra le numerose fonti di ottima acqua potabile, per le loro ottime qualità e perché ritenute salutari, menziono: quella di Torosile, abbondantissima in ogni stagione e consigliata per i malati di fegato, a due chilometri circa dal paese; di Saba de s'elighe -Sa funtana des'iscalas, sulla via che da Nule porta a Benetutti, e dove, fino ad una decina d'anni fa, gli abitanti di questo paese si recavano ad attingere l'acqua per bere.

La principale occupazione dei Nulesi è la pastorizia e la agricoltura. Un'altra industria che solo ora, grazie all'Ente Industrie Sarde, va acquistando grande rinomanza, è quella dei tappeti, praticata dalle donne ancora su vecchi telai. I tappeti di Nule sono ricercatissimi e collezionano premi in tutte le l nostre alle quali partecipano.

I Nulesi sono ottimi lavoratori, affatto vendicativi, sinceri, leali, ed in guerra si sono dimostrati valorosissimi.

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