Itinerario 5
2° percorso
Caserma Fiorentini - Sa Fraigada - Su Tassu
Dalla Caserma di Fiorentini (v. percorso 1) raggiungiamo sull'altro lato della strada la Cappella demaniale di N.S. di Fatima (v. percorso 1) dove a maggio viene celebrata la messa in suo onore.
Imboccando la strada prospiciente la Cappella - attraverso un bosco di castagni, lecci e sughere - raggiungiamo dopo circa km 4 l'area di sosta Su Labiolaiu (M7) attrezzata con banconi di legno per il picnic e in cui è presente la sorgente omonima (N7) , nota per le sue proprietà diuretiche.
Nelle immediate vicinanze della fonte oltrepassiamo un cancello verde e raggiungiamo la località Sa Fraigada dove, in un bosco di cedri, pini e castagni, sorge la colonia montana con l'adiacente chiesetta di S. Francesco e S. Chiara (G6) . Nella vicina località boschiva di Sa Fraigada (E15) è possibile campeggiare previa autorizzazione (R3).
Dalla fonte Su Labiolaiu, immediatamente sulla destra, ci si immette su una sterrata per raggiungere dopo 500 metri la località "Su Tassu" (E16) in cui sopravvivono alcuni esemplari di tasso e il bellissimo bosco di Pino laricio con esemplari che raggiungono i 40 metri di altezza.Dopo 200 metri segnaliamo sulla destra un'area di sosta (M8) con fontana (N8) .
Proseguendo sulla sterrata per altri 300 metri svoltiamo a sinistra (nel punto in cui è presente una fontana) su una sterrata da percorrere per 200 metri per visitare il nuraghe Su Tassu (A22). Dalla cima del nuraghe, interessante punto panoramico, si può ammirare la foresta di Pino laricio.
Ritornati sulla sterrata principale dopo circa 100 metri segnaliamo un'altra area di sosta e una sorgente. Proseguendo per km 1, svoltiamo a destra sulla sterrata che costeggia i monti di Saladorza (D10) e Partipetta (D11) dove esistono ancora lembi di bosco puro di roverella. Lungo il percorso, di notevole interesse naturalistico e panoramico, si possono ammirare le bellissime peonie (Peonia mascula) (E17) che popolano il sottobosco durantre la fioritura.
Dopo km 3 di sterrata raggiungiamo la SP 36 da percorrere verso destra per ritornare, dopo circa km 3, al punto di partenza.
IL PERCORSO NEI SUOI PARTICOLARI
L'itinerario circolare, che dalla Caserma di Fiorentini ci condurrà nelle località Sa Fraigada e Su Tassu, ha un forte interesse paesaggistico e naturalistico.
Dalla cappella demaniale di N.S. di Fatima ci addentriamo su una strada secondaria che attraverso un bosco di castagni, lecci e sughere e ci condurrà all'area di sosta Su Labiolaiu, ben attrezzata con banconi di legno per il picnice dove è presente la sorgente omonima chiamata anticamente con il nome di Fons Salutis per le qualità diuretiche delle sue acque.
Tutt'intorno e nella vicina località Sa Fraigada vegetano il cedro, il pino ed il castagno che con la loro ombra inducono (specie d'estate) i numerosissimi frequentatori della montagna ad una lunga permanenza - grazie alle numerose attrezzature per il pranzo all'aria aperta (fonti, barbecue, banconi) ben dislocate in più punti - che si può protrarre sino a notte, vista la possibilità (previa autorizzazione all'Ufficio Amministrazione Foreste Demaniali) di campeggiare. Sa Fraigada è frequentata anche nei mesi autunnali, specie a Ottobre e Novembre, nel periodo della maturazione delle castagne. La località è conosciuta anche dai gruppi vacanze per bambini e dagli oratori delle parrocchie perché sono presenti due colonie montane delle quali attualmente è utilizzata soltanto quella che, alla fine degli anni 70, fu ricavata dalla ristrutturazione della vecchia casermetta forestale. La colonia fu infatti voluta da Don Carboni che il 16 luglio del 1981 benedì anche la attigua chiesetta di S. Francesco e S. Chiara, festeggiati con una messa l'11 Agosto.
Dalla fonte Su Labiolaiu, addentrandosi nel bosco a monte della vecchia casermetta di Sa Fraigada, si raggiunge dopo poche centinaia di metri la suggestiva località de Su Tassu che è stata considerata area di rilevante interesse naturalistico per il futuro Parco del Marghine - Goceano (area R.I.N. n° 13). Negli anni '30 Pavari impiantò qui la parcella sperimentale di pino laricio (Pinus laricio Poiter) detto anche pino calabrese per via della sua zona di origine. Il vasto impianto iniziale è stato in parte distrutto dagli incendi del 1937 e del 1946 in cui persero la vita dei volontari impegnati nell'opera di spegnimento del fuoco. Attualmente rimangono alcuni nuclei (che furono importati dalla montagna della Corsica) tra i quali spicca quello di Su Tassu che conserva numerosi esemplari che raggiungono anche i 35 metri di altezza, e pertanto questa località è famosa perchè vegetano gli alberi più alti della Sardegna. Oltre al suggestivo colonnato di pini a Su Tassu possiamo trovare alcuni esemplari di tasso (Taxus baccata) e di roverella (Quecus pubescens).
Addentrandoci nel bosco de Su Tassu - dove non mancano le fontane e le aree attrezzate per la sosta - possiamo visitare il nuraghe omonimo, interessante perché ci consente di arricchire l'itinerario dal punto di vista archeologico e di scoprire un interessante punto panoramico (968 metri s.l.m.).
Proseguendo il percorso circolare - particolarmente consigliato a piedi oppure in mountain bike- si possono ammirare le bellissime peonie (Paeonia mascula) che caratterizzano i boschi montani con la loro fioritura primaverile.
Nell'ultimo tratto segnaliamo, inoltre, il passaggio sotto le coste del monte Partipetta (914 metri s.l.m.), dove si conservano ancora dei lembi di bosco puro di roverella.