Itinerario 4
2° percorso
Foresta Burgos - Badu Idda - Bia e Fustes
Partendo da Foresta e proseguendo verso Frida-Bolotana sulla SP 52, dopo circa 300 metri dal bivio si svolta sulla sinistra su una sterrata che attraversa i siti di Badu Idda (E9) e Bia e Fustes (E11) di notevole interesse naturalistico e paesaggistico. Subito dopo 100 metri si segnala sulla destra un laghetto artificiale. Si prosegue sulla sterrata che attraversa un bosco di leccio e roverella sino ad oltrepassare, dopo circa km 2, un cancello verde oltre il quale, in corrispondenza di una diramazione, si prosegue a destra. Lungo il percorso segnaliamo sul ciglio destro della sterrata, uno splendido esemplare di roverella, la fonte Ciurpe (N5) e poco più avanti la fonte Laddozza (N6) .
Da questo punto la strada fiancheggia il Rio Baduladu e il Rio Sos Laccheddos sulla cui rive vegetano alcuni esemplari di roverella e le acque sono ricoperte, nel periodo di maggio giugno, da un bellissimo tappeto di Ranunculus aquatilis (E10) .
Proseguendo sulla sterrata si oltrepassa un altro cancello verde e si prosegue in salita. Nel bosco di roverella che continua ad abbracciare la sterrata si può ammirare, a 600 metri dal cancello, un magnifico esemplare di Acer monspessulanum; 400 metri più avanti si arriva ad un ovile e dopo altri 100 metri troviamo a destra una diramazione da tralasciare per continuare sulla sterrata principale.
Si oltrepassa un altro cancello verde per raggiungere, 100 metri più avanti, il centro di Frida prospiciente alla SP 52. Svoltando a destra e proseguendo per km 5,6 verso Foresta, si può visitare il nuraghe Ena Manna (A18) raggiungibile svoltando a sinistra su una stradina bianca costeggiata su entrambi i lati da muretti a secco. La si percorre per 400 metri fino a scorgere sulla destra il nuraghe. Terminata la visita al nuraghe si rientra a Foresta di Burgos, distante km 6 da Frida..
IL PERCORSO NEI SUOI PARTICOLARI
Quest'itinerario - in territorio di Illorai - di notevole interesse naturalistico e paesaggistico, si articola lungo un percorso di circa km 4 su sterrata, attraverso i siti di Badu Idda e Bia 'e Fustes, fiancheggiando il rio Baduladu prima e Sos Laccheddos poi e fermandoci nella fonte Ciurpe e nella fonte Ladozza.
Nel bosco misto di leccio e roverella, dove emergono alcuni esemplari che si distinguono per la particolare bellezza, possiamo ammirare anche isolati aceri (Acer monspessulanum).Se facciamo l'escursione nella tarda primavera, verso maggio - giugno, potremmo goderci lo spettacolo delle acque del rio ricoperte da bellissimi tappeti di ranuncoli (Ranunculus aquatilis) .
L'itinerario si conclude con la visita al nuraghe Ena Manna, raggiungibile dopo un breve percorso su una strada bianca tra due muretti a secco, dove vegeta la Digitalis purpurea.
Interessante monotorre - con la tholos crollata - per il bel paramento di trachite rossa. Dall'ingresso su corridoio, con scala crollata a destra e garitta a sinistra, si accede alla camera ellittica (con diametro maggiore in asse con il corridoio) con tre nicchie che presentano la particolarità delle pietre disposte al di sopra dell'architrave con un andamento semicircolare.